Sono orgogliosa di mostrarvi il baby quilt creato per Gaia, la mia piccola nipotina di 6 mesi.
Il quilt, meglio conosciuto come patchwork, (lavoro con le pezze) è creato dall’unione di varie parti di tessuto unite tra loro attraverso una cucitura. Il quilt può essere creato per ottenere infiniti oggetti sia per la casa che per la persona. Plaid, trapuntine, runner per tavoli, banner, presine, tovaglie etc. etc. A seconda del progetto dobbiamo scegliere una imbottitura più o meno spessa.
Per quanto riguarda questo baby quilt, ho utilizzato un top con motivi geometrici triangolari uniti tra loro e cuciti a loro volta sul nome Gaia. Ho creato il nome con la tecnica inglese del paper piecing. Questa tecnica consiste nel costruire ogni blocco cucendo i singoli ritagli di stoffa in progressione numerica e dopo aver disegnato e diviso il motivo in forme geometriche numerate. Se volete approfondire questo metodo, vi consiglio di dare uno sguardo a questo link: tutorial english paper piecing di Gaya. E' a mio avviso, il miglior tutorial in circolazione, è in italiano ed è spiegato in maniera molto dettagliata come tutti i tutorial di Gaya www.borsedigaya.com
Iniziamo:
taglio stoffa e disposizione del progetto. Non avendo un tavolo sufficientemente grande per la trapuntina, ho adagiato tutto a terra.
Dopo aver cucito la stoffa su ogni singola lettera con la tecnica paper piecing, ho cucito i triangoli tra loro, alternando le due stoffe scelte, una rosa e una con fiori.
Dopo aver cucito tutto il top, è arrivato il momento di unire questo'ultimo all'imbottitura e alla federa. L’imbottitura che ho scelto è in poliestere piuttosto spesso perché desideravo creare una trapuntina calda, adatta alla stagione per il primo Natale della piccola. La fodera è un lenzuolino di cotone tagliato e adattato per il progetto.
taglio dell'imbottitura
Particolare della lettera I.
Il top, l'imbottitura e la federa devono essere uniti attraverso la trapuntatura che si può eseguire a macchina o a mano. Per fare in modo che i tre elementi non si spostino mentre si trapunta, devono essere uniti dalle spille da balia. Più se ne mettono meglio è.
Spille da balia...
Spille da balia su tutto il quilt
Rifilatura per togliere l'eccesso di imbottitura
è il momento di unire i tre elementi con la trapuntatura a macchina che è molto più veloce da eseguire. La mia povera macchina da cucire ha un pò sofferto perchè l'imbottitura era troppo alta per le sue capacità. Così ho dovuto tirare e tirare il tessuto. Il quilt scorreva con molta difficoltà sotto l'ago e tirando sono andata un pò fuori alcuni triangoli
tirando tirando mi è capitato addirittura di strappare due triangoli che ho prontamente rammendato....
dopo aver sudato non poco è arrivato finalmente il momento di chiudere il tutto. Il binding è stato creato con una striscia di tessuto ricavato dallo stesso lenzuolino della fodera. Non ho utilizzato uno sbieco acquistato, perché mi piace molto che il progetto venga chiuso con un binding che richiami la fantasia o del top o della fodera, mi dà un senso di continuità del lavoro.
Dopo aver cucito la stoffa su ogni singola lettera con la tecnica paper piecing, ho cucito i triangoli tra loro, alternando le due stoffe scelte, una rosa e una con fiori.
Dopo aver cucito tutto il top, è arrivato il momento di unire questo'ultimo all'imbottitura e alla federa. L’imbottitura che ho scelto è in poliestere piuttosto spesso perché desideravo creare una trapuntina calda, adatta alla stagione per il primo Natale della piccola. La fodera è un lenzuolino di cotone tagliato e adattato per il progetto.
taglio dell'imbottitura
Particolare della lettera I.
Il top, l'imbottitura e la federa devono essere uniti attraverso la trapuntatura che si può eseguire a macchina o a mano. Per fare in modo che i tre elementi non si spostino mentre si trapunta, devono essere uniti dalle spille da balia. Più se ne mettono meglio è.
Spille da balia...
Spille da balia su tutto il quilt
Rifilatura per togliere l'eccesso di imbottitura
è il momento di unire i tre elementi con la trapuntatura a macchina che è molto più veloce da eseguire. La mia povera macchina da cucire ha un pò sofferto perchè l'imbottitura era troppo alta per le sue capacità. Così ho dovuto tirare e tirare il tessuto. Il quilt scorreva con molta difficoltà sotto l'ago e tirando sono andata un pò fuori alcuni triangoli
tirando tirando mi è capitato addirittura di strappare due triangoli che ho prontamente rammendato....
dopo aver sudato non poco è arrivato finalmente il momento di chiudere il tutto. Il binding è stato creato con una striscia di tessuto ricavato dallo stesso lenzuolino della fodera. Non ho utilizzato uno sbieco acquistato, perché mi piace molto che il progetto venga chiuso con un binding che richiami la fantasia o del top o della fodera, mi dà un senso di continuità del lavoro.
Per unire il top, l’imbottitura e la fodera si procede con il lavoro di trapunto che io ho eseguito a macchina. Si può fare anche a mano ma io non sono così brava e poi, problema maggiore non ne ho il tempo. Poiché volevo dare enfasi ai triangoli (li volevo belli gonfi e cicciotti), ho eseguito trapuntatura seguendo il contorno dei triangoli stessi. Mentre sul nome Gaia ho eseguito la trapuntatura sul quadrato di ogni singola lettera. Devo dire che avendo 3 bimbi piccoli, ho dovuto interrompere il lavoro milioni di volte. Questi sono lavori che non puoi lasciare e riprendere. Ci vuole concentrazione, spazio e testa. Ho commesso vari errori e sul finire ero con la testa altrove. Ci ho messo più di dieci ore frammentate per terminare il lavoro. Alla fine ho lavato e asciugato il quilt per regalarlo morbido e profumato. Per qualche ignota ragione, ho avuto la brillantissima idea di stirare il quilt a vapore…così i triangoli cicciotti enfatizzati dalla trapuntatura sono diventati delle sottilette. Più stiravo e più mi dicevo…..e dai che adesso ti risollevi no…..dai triangolino, torna a gonfiarti come prima, dai, comportati da soufflé venuto bene, dai su, non mi deludere. Così pensando di fare cosa giusta, ho stirato tutto il quilt e ho generato una trapuntina sottiletta. Talmente sottiletta che o la regalo come tappetino scendiletto o come zerbino. Però la speranza non mi abbandona, posso provare facendogli prendere un po’ di umidità, o forse potrei soffiare dentro ad ogni triangolino con una cannuccia, sto cercando il metodo giusto. Nel mentre andremo a comprare un regalo “normale” per il primo Natale di Gaia. Vi mostro il lavoro finale con un pò di foto.....nel mentre Buon quilt a tutte.......
Un grande abbraccio.
Martha
Un grande abbraccio.
Martha